la morte di Bin Laden

Dopo cinque giorni dall’annuncio ufficiale da parte del Presidente degli Stati Uniti, Al Qaida ha diffuso un messaggio, ripreso prima da Al Jazeera e poi da tutti i media mondiali, che conferma la morte di Osama Bin Laden, spazzando via i dubbi, le illazioni e le menzogne a cui abbiamo assistito in questi giorni. Eccone il testo integrale:

“Se gli americani sono stati in grado di uccidere Osama, non c’è nulla di cui vergognarsi, ma gli americani sapranno con i loro media, i loro agenti, il loro equipaggiamento, uccidere ciò a cui lo sceicco Osama ha dedicato la sua vita? Confermiamo che il sangue dello sceicco combattente Osama bin Laden non è stato versato invano e che sarà una maledizione che perseguiterà gli americani ed i loro agenti, all’interno e e fuori dal loro paese. Continueremo sulla strada della jihad, tracciata dal nostro leader, lo sceicco Osama, senza esitazioni e riluttanza. Non ci discosteremo da questo obiettivo fino alla vittoria o alla morte. Come previsto dal giuramento di bin Laden, l’America e coloro che vivono in America non potranno mai essere sicuri, finché non lo sarà il nostro popolo in Palestina. I soldati dell’Islam continueranno, in gruppo e individualmente, senza tregua la pianificazione della loro lotta. Il popolo musulmano del Pakistan, sul cui suolo è stato ucciso lo sceicco Osama, alla rivolta per lavare l’onta che gli è stata inflitta da una banda di traditori e ladri, che hanno venduto tutto al nemico. I pakistani reagiscano con la forza per pulire il loro paese dagli americani che hanno diffuso la corruzione. Lo sceicco ha rifiutato di lasciare questo mondo prima di condividere con la nazione islamica la gioia suscitata dalle rivolte di fronte all’ingiustizia. Per questo una settimana prima della sua morte ha registrato un messaggio che contiene complimenti e consigli e noi lo trasmetteremo presto”.

Mentre comincia quindi l’attesa per il messaggio “postumo” di Osama Bin Laden, il messaggio diffuso dai suoi fedeli ha l’evidente scopo di aizzare le popolazioni musulmane dal Pakistan al Mediterraneo, ma tradisce una debolezza che forse mai prima si era avvertita.

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