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gli “onorevoli” corrotti voteranno la legge anticorruzione?
Guardate il video trasmesso da PiazzaPulita, il programma de La7 sugli “onorevoli” nei guai con la giustizia per corruzione (51) che saranno chiamati a votare la legge anticorruzione in Parlamento… sentiteli parlare e immaginate come voteranno.
Vogliamo la legge anti-corruzione
Questi dati sono noti a tutti, ma sottolineano la necessità di una legge che punisca severamente ogni tentativo di corruzione, in maniera verticale, dai massimi dirigenti agli impiegati, dall’industriale che paga per ottenere al funzionario che si presta (e spesso pretende…).
Che il PDL si opponga la varo di una legge, richiesta a gran voce anche dal Parlamento Europeo da anni, è scandaloso.
La rinascita del Paese passa dalla credibilità che abbiamo e dalla capacità di attrarre investimenti (che la corruzione scoraggia vivamente…). Se non passiamo urgentemente questo esame rischiamo di vanificare tutti i sacrifici che stiamo (giustamente o ingiustamente) facendo
Economia, politica, finanza e…
Ricevo dal mio amico Franco, da Milano e pubblico molto volentieri:
Cominciamo col dire che non vorrei vivere in un mondo di merda. Soprattutto per le mie figlie e i miei futuri nipoti vorrei che cambiasse un po’ l’aria. Un bel po’.
Mi è sempre sembrato un mondo male organizzato ma più passa il tempo e più mi sembra peggiori.
E’ ingiusto, profondamente ingiusto e vorrei tanto che i giovani trovassero la forza per rivoltarlo come un calzino. Spero nei giovani perché la mia generazioni non ha solo fallito, di più, ha fatto cagare. Eravamo partiti alla grande, con il ’68. Un momento magico, di grande formazione, di grandissima partecipazione, l’entusiasmo era palpabile, la voglia di fare irrefrenabile, si ragionava su tutto, ci si nutriva di nuove idee, cambiare il mondo sembrava a portata di mano… e poi, puff, pian pianino è svanito tutto. O quasi.
E oggi ancora ci ritroviamo con guerre da tutte le parti, bambini che muoiono di fame o che vengono costretti a fare i soldati, popolazioni sotto sviluppate che vivono con 1-2 dollari al giorno, i pochi stati ricchi che consumano l’80 per cento delle risorse del pianeta, la finanza che crea una crisi economica che poi fa pagare ad altri, e razzismo, egoismo, avidità, terrorismo e, forse anche peggio del terrorismo, la lotta la terrorismo… Insomma, una gran brutta roba. Un minestrone con ingredienti indigeribili.
Se il tutto è scoraggiante, l’economia mondiale sta diventando sempre più assurda.
“Ehi, ma tu che titoli hai per parlare di economia? E per di più di economia internazionale? Sei forse un economista di fama?”
“Innanzitutto possiedo un loden e di questi tempi non è poco, e il caso ha voluto che mi laureassi pure alla Bocconi….”
No, non mi sento minimamente un economista anche perché gli economisti ragionano in maniera del tutto diversa dalla mia. Quindi o sono io che sono fuori di cucuzza, il che è molto probabile, o lo sono loro.
Sta di fatto che quando sentenziano “dobbiamo consumare sempre di più se vogliamo avere una costante crescita” pur capendo perfettamente cosa vogliano dire, sento che le budella mi si contorcono. Possiamo, in un mondo dalle risorse limitate, dire una stronzata simile?
La sfida del futuro sarà creare lavoro risparmiando sulle risorse, o addirittura creare risorse. O lavorare meno per lavorare tutti. Il lavoro green… Ma non potrà essere un semplice diamoci dentro finché ci sono risorse, poi si vedrà.
“Dobbiamo far crescere il PIL”. Altra cosa che mi fa impazzire. Che razza di indice è il PIL. Il PIL comprende il valore dei beni e servizi prodotti all’interno di un paese. Se noi consumiamo un prodotto, qualcun altro dovrà produrlo, quindi consumando quel prodotto stiamo creando ricchezza. Quindi pensate a quanta più ricchezza in più state creando quando siete in coda e consumate un sacco di benzina rispetto a quando la strada è libera. E quando fate un incidente stradale…. fate lavorare soccorritori, poliziotti, medici, carrozzieri, meccanici… ci pensate a quanto PIL state creando? Quanta ricchezza…
“Siamo fieri di comunicare all’assemblea degli azionisti che la nostra azienda ha chiuso l’anno con un +75% di profitto, siamo orgogliosi di presentarvi questa cartina che mostra tutti i mercati sui quali il nostro prodotto è consumato. La nostra quota di mercato è schizzata alle stelle, soprattutto in Africa, e il rating delle agenzie è passato da AA+ a AAA.
Le nostre mine anti uomo sono sempre più ricercate e apprezzate…soprattutto quelle a forma di uccellino che piacciono tanto ai bambini…”
Che si produca merda, armi o acqua santa è lo stesso. L’importante è avere un incremento di profitto rispetto all’anno prima. Non so a voi, ma a me viene un tale giramento di palle… Il rating dovrebbe essere assegnato tenendo conto di cosa si produce, quante risorse si consumano, quanto si inquina, il benessere dei dipendenti, il benessere sociale prodotto.
Se uno produce uova con galline che passano la vita legate in uno spazio grande quanto un foglio A4 e sottoponendole a variazioni artificiali di luce e buio cosicché producano più uova, per me può fare quanto profitto vuole ma a me non dispiacerebbe abbattere l’aziendina con un bel bazooka. Altro che tripla A.
Allo stesso modo agli stati non dovrebbe essere attribuito un giudizio solo in base alla capacità di ripianare il proprio debito ma si dovrebbe tener conto anche del livello di benessere dei cittadini, di quanto il paese inquina, di quante risorse consuma, di quanta evasione e corruzione ci sono in quel paese, ecc…
E visto che siamo arrivati sull’argomento cosa fareste voi a dei politici che, fieri, sottolineano i grandi risultati raggiunti nel combattere l’evasione con 12 miliardi recuperati nel 2011 su una stima di evasione di 150 miliardi dimenticando quindi che significa che si è recuperato l’8% dell’evaso ma il 92% evasione era e evasione è rimasta? Io li caccerei tutti a calci nel culo.
Sì, perché sono gli stessi politici che dicono ai giovani che devono puntare all’eccellenza se vogliono trovare un lavoro, avere un futuro… A parte che mi verrebbe da chiedere a questi politici:” E dei giovani non eccellenti che ne facciamo? Li buttiamo?”
Ma, a parte questo, non so a casa vostra, ma a casa mia sarebbe eccellente recuperare il 92% dell’evasione e darsi da fare per recuperare il restante 8 %. Non considerare eccellente l’aver recuperato l’8%. Punto.
Io so solo che se fossi un evasore sentendo questi bei ragionamenti continuerei ad evadere.
E la corruzione.
Si dice che la corruzione ci costi 60 miliardi l’anno. E normalmente quando si parla di corruzione si intende politica corrotta.
Ora, si dice anche che in politica in Italia sia occupato circa 1 milione di persone.
Se fossero corrotti “solo” 1.000 politici incasserebbero di media 60 milioni ciascuno! In lire poco meno di 120 miliardi di lire ciascuno. Le lire sono morte e defunte, lo so bene, ma forse rendono ancora oggi meglio l’idea della valanga di denaro che finisce nella corruzione.
Non so a voi, ma a me queste cifre fanno venire i brividi lungo la schiena…
Del resto, solo le dimensioni enormi del problema rendono capibile come sia possibile che un cazzutissimo Lusi possa rubare 25 milioni senza che nessuno se ne accorga.
E la finanza internazionale! Che crea sto po’ po’ di casino, si fa finanziare dagli stati, fa pagare a tutti noi i casini che ha combinato e poi continua a darsi i bonus. Bella performance, No?
Potrei continuare a lungo…
Rileggendo queste righe dove si parla di politica, economia e finanza cito spesso la merda.
Chi sa come mai? Mah!
lettera a Monti
Ricevo da un mio amico di Milano la lettera che ha scritto al prof.Monti ed ovviamente la pubblico come ha fatto Radio Popolare:
Caro Professor Monti,
Ho fatto anch’io la Bocconi ma, devo ammetterlo, in fretta e male, quindi credo di aver bisogno di qualche spiegazione aggiuntiva che spero non vorrà negarmi.
Mi creda, ho apprezzato moltissimo che lei si sia preso questo incarico in un momento così difficile e che abbia rinunciato allo stipendio di primo ministro ma la sua manovra mi lascia un po’ perplesso, con qualche dubbio.
Con molta difficoltà lei ha varato questa manovra da 30 miliardi, ma, sbaglio o in questo Paese si stima che ci siano 120 miliardi di evasione fiscale e 60 miliardi di corruzione ?
180 miliardi !!!! 6 volta la durissima manovra appena varata… O ho capito male?
Che la classe politica non se la senta di colpire duramente l’evasione lo posso capire e non giustificare: senza evasione non ci sono fondi neri, senza fondi neri non c’è corruzione… ma da lei qualcosa di più sinceramente mi spettavo.
Vede, speravo in provvedimenti che mettessero con le spalle al muro gli evasori e i corrotti. O che perlomeno li spaventasse, che rendesse loro più rischioso evadere.
Che so, un provvedimento tipo: accettiamo tutte le dichiarazioni dei redditi come veritiere ma a chi viene scoperto evasore l’accertamento si estende automaticamente ai 5 anni precedenti e dovrà pagare ciò che non ha dichiarato + multe + interessi. O ancora, che qualunque libero professionista, sia elettricista o dentista poco importa, dopo un certo numero di fatture non fatte non possa più svolgere quella professione. O semplicemente prevedere la galera per chi dichiara 6 euro e ha un conto con 200 milioni… Provvedimenti naives, me ne rendo conto, ma lei può sicuramente far meglio.
Parliamo anche un attimo della corruzione e facciamo due conti, o meglio, io li faccio e lei me li corregge.
Si dice che la corruzione ci costi 60 miliardi l’anno. E normalmente quando si parla di corruzione si intende politica corrotta. Ora, si dice anche che in politica in Italia sia occupato circa 1 milione di persone. Se divido 60 miliardi per 1 milione mi risulta 60.000 €. Ogni persona che si occupa di politica incasserebbe questa cifra se fossero tutti corrotti. Ma poiché sappiamo che la stragrande maggioranza è onesta, significa che i disonesti incassano cifre notevoli. Se ipotizzassimo che l’80 % è onesto e il 20% corrotto, significa che 200.000 corrotti incasserebbero in media 300.000 € l’anno, nel caso fossero 100.000 incasserebbero invece 600.000 € e così via…
Se quindi fossero solo 1.000, e in fondo ci dovremmo augurare che siano pochi, incasserebbero di media 60 milioni ciascuno!
Non so a lei, ma a me queste cifre fanno venire i brividi lungo la schiena…
Professore, per favore, mi dica che sbaglio o che non ho capito nulla. Mi spieghi, la prego.
Le assicuro che presterò la massima attenzione alla sua lezione… questa volta.
Con stima e riconoscenza per quel che sta facendo per l’Italia.
Cordiali saluti.
Bertolaso, la cricca e la Protezione Civile
La conclusione delle indagini sulla vicenda del G8 e della cosiddetta “cricca”, porta ad una conclusione scontata: ci sono prove “incontivertibili” a carico di Bertolaso, il vertice della Protezione Civile, ed altri 18 imputati, per corruzione ed associazione a delinquere.
Stando alla richiesta di rinvio a giudizio, dall’inchiesta apparirebbe la “sistematica violazione delle regole che caratterizzava la gestione dei cosiddetti Grandi eventi, con “prova incontrovertibile dell’ asservimento della pubblica funzione‘ di Guido Bertolaso“. Bertolaso avrebbe quindi assicurato alla cosiddetta “Cricca” degli appalti una protezione globale con una sistematica violazione delle regole, in cambio delle presunte “utilità” (un appartamento a Via Giulia, denaro, favori sessuali al Salaria Sport Village, ecc.) ricevute dall’imprenditore Anemone, che per fortuna della giustizia annotava tutto in un elenco, poi sequestrato dagli inquirenti. Per tornare con la memoria ai fatti ecco quanto riportato a suo tempo:
“È un elenco che raccoglie tutti gli interventi edili (di ristrutturazione e ricostruzione) affrontati da Diego Anemone negli uffici pubblici e appartamenti privati della nomenklatura nazionale. Palazzo Chigi, la residenza privata di Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli, le abitazioni degli ex ministri Pietro Lunardi e Claudio Scajola, prime e seconde case, in città e in montagna. Le dimore di Guido Bertolaso (si scopre che a Roma sono due: in via Bellotti Bon e in via Giulia) e i suoi uffici della Protezione Civile.
E ancora capi di gabinetto, capi di dipartimento nei ministeri, capi di uffici legislativi, della Protezione civile e del ministero della Giustizia, dirigenti Rai, generali della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, agenti dei servizi segreti. Una lista dettagliata dei lavori al Viminale, ai ministeri dell’Economia e delle Infrastrutture, nella sede di Forza Italia e negli alloggi privati di segretarie di ministri (è il caso di Fabiana Santini assistente del Ministro Scajola, oggi assessore regionale nel Lazio)”.
Ecco quanto pubblicavo, giusto giusto un anno fa (il 15 maggio 2010) su Nuda Verità, a proposito dello scandalo della Cricca:
Bertolaso invece si difende a spada tratta, ma i fatti che continuano da emergere dall’inchiesta scandalo sui grandi appalti tenderebbero ad inchiodarlo sempre più, accreditandolo o come manager disattento o come consapevole leader di una struttura che era il collettore di un sistema di raccolta nel settore degli appalti. Il nodo sembra infatti essere che la Protezione Civile era stata la soluzione trovata per aggirare le gare nell’assegnazione della realizzazione delle grandi opere in maniera diretta, ad imprenditori con pochi scrupoli e molti soldi.
I fatti ci hanno dato ragione, ma forse, anche in questo caso, siamo di fronte a magistrati eversivi che vogliono addirittura assicurare la giustizia nel nostro povero Paese…
I misteri dei pirati di Antigua
Stasera sarà interessante guardare Report, che tornerà ad occuparsi dell'”affaire” Antigua che tanto aveva innervosito il Premier. Come anticipato da La Repubblica, ci sarebbero testimoni che dichiarano in video la partecipazione di Berlusconi ad un’operazione di sfruttamento immobiliare sull’isola, resa possibile dall’azzeramento dei crediti dello Stato Italiano nei confronti dell’isola caraibica.
La cosa è venuta fuori dalle dichiarazioni dell’architetto personale di Berlusconi ed amico dei due (Nosotti e Rivolta) che avevano dato inizio all’operazione immobiliare ad Antigua: “loro me lo avevano accennato dicendo che se risolviamo i problemi del Governo di Antigua con la SACE avremo le porte spalancate per concludere l’operazione”. In effetti fu poi Berlusconi a risolvere i problemi. La SACE è l’azienda del Ministero del Tesoro che paga in anticipo le imprese italiane quando i governi esteri non saldano le fatture per poi rivalersi successivamente sugli stessi governi. A Natale del 2004 avvenne una sorta di scambio di regali: la SACE accettò di ricevere da Antigua €11.3 milioni al posto degli €84.5 a cui aveva diritto e già pagati anticipatamente alle imprese, accettando quindi di portare al Tesoro un debito di €73.2 milioni. Dopo pochi mesi l’affare immobiliare decolla.
Nell’ambito di un’indagine sulla Banca Arner, l’istituto svizzero in cui Berlusconi ha i suoi conti personali, la cui filiale italiana è finita in amministrazione straordinaria per vicende di riciclaggio, la Banca d’Italia e la Procura di Milano hanno già appurato che dai conti del Premier sono arrivati sui depositi della società che gestiva l’affare di Antigua bonifici per €22 milioni per finanziare l’acquisto dei terreni e la costruzione delle ville. Soldi importanti a cui si era aggiunta una fideiussione personale di Berlusconi a Rivolta per ulteriori €10 milioni.
Preso dal corrompere mezzo Parlamento per assicurarsi la fiducia nei prossimi giorni, Berlusconi non ha commentato le anticipazioni, ma è di queste ore la notizia di un esposto all’AGCOM , l’Agenzia di Controlo sulle Comunicazioni, depositato il 2/12 scorso da parte di Giulio Tremonti, il Ministro dell’Economia, che chiede sanzioni contro la trasmissione della Gabanelli…
L’arroganza di Alemanno
“Se ci saranno mie responsabilità, pagherò” ha detto il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, assediato da due settimane per lo scandalo di “Parentopoli” delle municipalizzate Atac e Ama, dalle prime pagine dei quotidiani nazionali. “Per il passato – ammette – non sono in grado di mettere la mano sul fuoco, perchè non mi sono occupato di assunzioni”, ma promette piena collaborazione con la giustizia indagante ed anche se queste cose “appartengono purtroppo alla fisiologia delle assunzioni nella pubblica amministrazione italiana…. chi ha sbagliato pagherà”.
Sono inorridito leggendo le parole del Sindaco che ha anche detto: “Nelle due aziende, dal 2008 a oggi ci sono stati 2.505 nuovi assunti. Di questi – nota Alemanno – a leggere i giornali 85 sono le assunzioni sospette (tra cui mogli e parenti di amici e sostenitori elettorali, amanti, cubiste ed una pletora di estremisti di destra, alcuni con condanne passate in giudicato). Non sono certo centinaia o migliaia”. Insomma come dire che se reato c’è stato è stato un piccolo reato … ma vi rendete conto fino a che punto è arrivata l’arroganza di questa gente? La corruzione, il violare le leggi e le pari opportunità dei cittadini che governa è una vergogna non giudicabile al chilo: ne basterebbe uno solo di quei soprusi arroganti per toglierle la fiducia, caro Sindaco, figuriamoci 85!
La pazienza è finita
Facciamo il punto, cercando di restare razionali, senza cedere allo sdegno, in mezzo a questa ennesima vicenda che coinvolge il nostro Capo del Governo e quindi tutti noi, in Italia e nel mondo.
Non è molto che illustri rappresentanti del capitale italiano quali Luca Cordero di Montezemolo avevano dichiarato che la loro pazienza stava terminando di fronte al malgoverno, sulla scia delle dichiarazioni della Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che chiedeva un esecutivo capace di governare l’uscita da una crisi devastante per le imprese italiane (con tutte le conseguenze che che quelle dichiarazioni ebbero grazie alla fabbrica del fango di Sallusti & Co.) Al tempo delle dichiarazioni, Berlusconi era alle prese con la casa di Montecarlo dello scissionista Fini e con la preparazione del Lodo Alfano e non aveva tempo di ascoltare, così oggi la stessa Marcegaglia torna a sottolineare l’inesistenza di una qualsiasi attenzione da parte del governo, ma il Presidente del Consiglio non ha tempo, sommerso dall’immondizia, sia quella del mancato miracolo napoletano, dell’esportazione illecita dei suoi capitali ad Antigua, dell’ultima frode fiscale emersa, compiuta assieme al figlio e adesso quella generata dall’ennesimo scandalo erotico con una minorenne.
Mentre la disoccupazione cresce, (nonostante i patetici tentativi del Ministro Sacconi di fare paragoni con la media europea che risulta superiore al tasso di disoccupazione italiano solo perchè da noi non vengono calcolate le persone in cassa integrazione, che sono centinaia di migliaia), la stragrande maggioranza dei giovani non riesce a trovare un lavoro, la ricerca e la scuola agonizzano sotto la scure dei nuovi tagli orizzontali di Tremonti, gli ospedali chiudono o continuano a fornire nuovi esempi di sanità malata non più in grado di far fronte alle necessità della popolazione, la corruzione dilaga dappertutto e la giustizia non è in grado di assicurare la salvaguardia degli onesti.
Lui non ha tempo, ma se la ride immerso nel delirio di onnipotenza che lo pervade: si fa beffe dello scandalo immobiliare dicendo che di case ne ha tante, afferma che il suo stile di vita non vuole cambiarlo, fregandosene dell’imbarazzo che provoca a tutti gli italiani sbeffeggiati in tutto il mondo il suo comportamento indecoroso (oltre che francamente penoso per una persona anziana come lui).
Non ha tempo perchè deve trovare una maniera di salvaguardarsi personalmente dalle conseguenze di una vita spesa tra truffe, raggiri, frodi fiscali, corruzione, associazioni e frequentazioni malavitose che gli hanno dato una ricchezza spropositata, ma di origini illegali.
Il comportamento del nostro Premier è talmente arrogante che anche molti di quelli che lo avevano seguito cominciano a lasciarlo, un po’ per imbarazzo ed un po’ perchè temono che la caduta del monarca possa portare schizzi di fango anche su di loro: dalla Chiesa che non riesce a “contestualizzare” l’indegnità dei suoi costumi come tuttavia era riuscita a fare anche con le sue bestemmie, agli onorevoli rappresentanti del suo partito che passano a frotte con il traditore Fini. Gli rimangono accanto quelli che più di tutti hanno tratto beneficio dalla sua corte dei miracoli, le Ministre in minigonna e tacchi a spillo, gli affaristi e gli spudorati transfughi dal fascismo più bieco. Anche i razzisti della Lega cominciano a prendere le distanze stando a quanto dichiara oggi Bossi: “Prepariamoci ad un governo tecnico con noi all’opposizione”.
Attenti però: la pazienza degli italiani, non solo quella della Confindustria, è finita e quando questo accade non si può poi piangere sul latte versato e crocifiggere chi sbaglia cedendo all’esasperazione, usando violenza per esprimere la propria rabbia ed impotenza. Che si assuma ognuno le proprie responsabilità sin da ora. La pazienza è finita!
Indegni candidati
Quando Beppe Pisanu, ex Ministro dell’Interno ed oggi Presidente della Commissione Antimafia, ha dichiarato che le liste elettorali amministrative sono “gremite di persone che non sono certo degne di rappresentare nessuno”, molti non si sono affatto stupiti, visto che anche nel Parlamento nazionale abbiamo una bella rappresentanza di condannati oltre che di indagati: i reati accertati o ipotizzati variano dalla frode fiscale, al peculato, alla corruzione, al concorso interno o esterno ad associazioni mafiose o camorristiche. Altri si sono invece ingegnati per scoprire i nomi ed ecco che oggi i giornali hanno cominciato a pubblicarne alcuni: eccone un primo elenco:
Pietro Diodato – Il consigliere regionale del Pdl, rieletto in Campania nel 2010 dopo essere stato il “recordman” di preferenze nella precendete tornata elettorale, può “vantare” un precedente: una condanna definitiva (con la condizionale) a un anno e mezzo per i disordini del 2001 nei seggi elettorali. Nei suoi confronti fu anche emessa un’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. In virtù di questo “curriculum”, è stato “premiato” con la presidenza della Commissione Attività Produttive. In campagna elettorale ha fatto “ticket” con il ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna.
Roberto Conte – Anche lui esponente del centrodestra campano, è stato eletto in Consiglio regionale tra le liste di Alleanza di Popolo. Nel suo “carniere” c’è una condanna in primo grado per concorso esterno in associazione camorristica. Per questo il neogovernatore Stefano Caldoro lo ha pubblicamente “scaricato”: “Non voglio i suoi voti, e se risulteranno determinanti mi dimetterò”.
Alberico Gambino – Anche lui consigliere campano del Pdl. Sulle sue spalle grava una condanna in appello con l’accusa di peculato. Nonostante sia stato sospeso dell’incarico, potrà “godersi” il 50% dell’indennità di consigliere, così come previsto dalla legge: si tratta di circa 2.250 euro netti al mese.
Tommaso Signorelli – Si è presentato nelle liste dei Socialisti Uniti, a sostegno del candidato presidente di centrodestra (poi eletto) Giuseppe Scopelliti. Nel 2008, mentre era consigliere comunale ad Amantea, fu arrestato: il Comune fu sciolto per infiltrazioni mafiose. Lo stesso Scopelliti lo ha “sconfessato”, dicendo che sarebbe andato ad Amantea per dire agli elettori “di non votarlo”.
Antonio La Rupa – Inizialmente candidato in Calabria per Noi Sud, si è ritirato dopo l’uscita di Scopelliti. La Rupa, anche lui di Amantea, è considerato molto “vicino” a Signorelli. Suo padre, Franco La Rupa, oltre a essere consigliere regionale uscente, è anche ex sindaco del paese calabrese: anche La Rupa senior è indagato nella stessa inchiesta che ha portato all’arresto di Signorelli.
Renzo Masoero – Presidente della Provincia di Vercelli, candidato con il Pd per le regionali in Piemonte. Durante la campagna elettorale l’hanno arrestato per concussione (ha poi patteggiato una condanna a due anni). Nemmeno questo è bastato a fermarlo, e si è presentato lo stesso al voto.
Cosimo Mele – Candidato in Puglia per “Io Sud” della Poli Bortone. Se n’è “infischiato” di una ipotetica “questione etica”: nel 2007 fu travolto dallo scandalo dei festini a luci rosse con annessa cocaina svoltisi in un albergo romano. Un eccesso di vizi che portò al malore della escort che era con lui, Francesca Zenobi.
Insomma: che ne direste del Raddoppio della pena accertata ed esclusione dai pubblici uffici per chi esercita una funzione pubblica, perchè questo aggrava il contesto in cui è stato commesso il reato? Come da tempo abbiamo nelle Proposte Politiche che elenchiamo qui su Nuda Verità…
L’elenco
Questo è l’articolo di La Repubblica in cui viene pubblicato il “libro mastro” di Anemone, che conterrebbe poco meno di 500 nomi (412 secondo alcune indiscrezioni). Nel novero ci sarebbero anche nomi altisonanti della sicurezza nazionale. Sono ora in corso verifiche per accertare se i beneficiari dei lavori di Anemone ne hanno goduto per fini istituzionali o con finalità private. Non è soprattutto chiaro se e quali lavori siano stati regolarmente pagati o e se sono il frutto di regalie.
Come dice lo stesso articolo “È un elenco che raccoglie tutti gli interventi edili (di ristrutturazione e ricostruzione) affrontati da Diego Anemone negli uffici pubblici e appartamenti privati della nomenklatura nazionale. Palazzo Chigi, la residenza privata di Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli, le abitazioni degli ex ministri Pietro Lunardi e Claudio Scajola, prime e seconde case, in città e in montagna. Le dimore di Guido Bertolaso (si scopre che a Roma sono due: in via Bellotti Bon e in via Giulia) e i suoi uffici della Protezione Civile.
E ancora capi di gabinetto, capi di dipartimento nei ministeri, capi di uffici legislativi, della Protezione civile e del ministero della Giustizia, dirigenti Rai, generali della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, agenti dei servizi segreti. Una lista dettagliata dei lavori al Viminale, ai ministeri dell’Economia e delle Infrastrutture, nella sede di Forza Italia e negli alloggi privati di segretarie di ministri (è il caso di Fabiana Santini assistente del Ministro Scajola, oggi assessore regionale nel Lazio)”.
Si ha la forte impressione che si sia solo all’inizio di questa vicenda che coinvolge, tra i beneficiari, anche moglie, segretarie ed amici di coloro che amministrano la cosa pubblica.
irritazione
dal blog di Mauro Biani
LA CRICCA
Possono raccontarci tutto quello che vogliono, ma la verità è davanti agli occhi di tutti.
Nei primi mesi del 2010 si è verificato un preoccupante aumento esponenziale dei casi di presunta o accertata illegalità e di corruzione in maniera specifica. Provate a contare il numero di politici e di amministratori sui quali sono stati aperti procedimenti su fatti di malcostume, truffe ed arricchimenti illeciti a danno dello Stato e quindi della comunità, di noi tutti. Un altro Ministro (il chè porta a cinque il numero dei Ministri indagati – Berlusconi, Fitto, Matteoli e Bertolaso per vicende di profitto ed evasione fiscale ed il Sottosegretario Cosentino per associazione mafiosa) è stato costretto alle dimissioni, dopo essersi rifiutato di dare spiegazioni sull’accertato pagamento di oltre €900 milioni sottoforma di “contributo casa” da parte di un “fornitore”, e fornendo oltretutto spiegazioni a cui solo un’idiota può credere.
Bertolaso invece si difende a spada tratta, ma i fatti che continuano da emergere dall’inchiesta scandalo sui grandi appalti tenderebbero ad inchiodarlo sempre più, accreditandolo o come manager disattento o come consapevole leader di una struttura che era il collettore di un sistema di raccolta nel settore degli appalti. Il nodo sembra infatti essere che la Protezione Civile era stata la soluzione trovata per aggirare le gare nell’assegnazione della realizzazione delle grandi opere in maniera diretta, ad imprenditori con pochi scrupoli e molti soldi.
Secondo le indagini, l’on.Cosentino avrebbe operato assieme al Clan dei Casalesi prima e dopo il suo incarico a Sottosegratario…
… e su Berlusconi…
… e poi una pletora di Assessori, Sindaci ed amministratori locali pescati con le mani nel sacco.
La crescente, preoccupante, indegna corruzione che ci circonda, è il problema centrale della nostra Italia. La finta indignazione di quando le cose vengono a galla è indice di una classe dirigente che opera nella cosa pubblica per profitto personale e non per la comunità… e questo è inaccettabile. Fa bene Berlusconi a dire che chi ha sbagliato pagherà. Lui per primo.