Archivio per 17 ottobre 2010

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Politica italiana

Marco Scalia

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La Brambilla batte la mafia

Il Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, vive nel suo mondo, oramai è chiaro. Ieri ha inneggiato alla sua vittoria sulla mafia (!!) per essere riuscita a far togliere la parola (“mafia” appunto) da un’applicazione per iPhone, ed ha trionfalmente annunciato a Cernobbio la nascita di una politica italiana per il turismo (si tratta invece di un codice dei diritti del turista e non di un documento di strategia a supporto del settore), che le imprese aspettano da sempre e che viene promesso dal 2008 senza che invece venga fatto assolutamente nulla.

Mentre la Brambilla batte la mafia sui cellulari, Federturismo dichiara che “le imprese del settore, alle prese con gli impatti devastanti della crisi, si sono allontanate dal governo, dal Ministro del Turismo ed alle Regioni per mancanza di risultati”. Un fallimento drammaticamente certificato dagli stessi operatori a cui la rossa pasionaria del PDL sembra non guardare, presa com’è dalla sua lotta alla mafia.

“L’Italia è un faro nel mondo per la sua storia, la sua cultura ed il suo stile. Come cittadina e come ministro non posso permettere che si getti discredito sul nostro Paese utilizzando un’organizzazione criminale come nostro testimonial” ha dichiarato la Brambilla. Parole sante, ma già che ci siamo, oltre alle applicazioni su iPhone, non si potrebbe rimuovere pure quel Senatore condannato in 2° grando per Concorso Esterno in Associazione Mafiosa – legato com’era alle mafie di Bontade, Riina e Provenzano – che è tanto amico del Presidente del Consiglio e considera un eroe Mangano, il killer della mafia che lavorava da Berlusconi come stalliere?

Un Paese che dovrebbe avere come obiettivo centrale della propria politica economica il rilancio del turismo e del suo indotto, non può affidare il compito a tali personaggi, leggeri, superficiali e credo del tutto incompetenti.

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