Archivio per 9 dicembre 2010

Il mercato delle vacche

E’ un proprio mercato delle vacche quello che sta andando in scena in questi giorni. “Io non ne so di più, leggo i giornali… Ma una domanda mi sorge spontanea: se il centrodestra si rivolge a parlamentari facendo opera di convizione non solo politico-culturale, ma anche sotto il profilo materiale, siamo di fronte a uno scandalo o a un reato di corruzione?”, ha detto Bersani durante una conferenza stampa alla Camera, ricordando come un deputato sia anche un pubblico ufficiale e quindi soggetto ad obblighi di correttezza consoni ad un rappresentante delle istituzioni. Ieri un deputato eletto col Pd e poi passato all’Api, l’ex presidente di Federmeccanica Massimo Calearo, ha infatti detto a un quotidiano che per votare la fiducia al governo un deputato otterrebbe “dai 350mila ai 500mila euro”.

I Verdi hanno annunciato che presenteranno “un esposto alla Procura della Repubblica di Roma per chiedere che sia accertato se la compravendita di parlamentari di cui sono piene le cronache sulla crisi del governo Berlusconi rappresenti o meno corruzione” e dopo che un suo parlamentare è passato a “Noi Sud”, l’Italia dei Valori ha scritto oggi al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per chiedergli di intervenire “in difesa della dignità del Parlamento, ma anche del governo e delle istituzioni tutte” citando la “squallida campagna acquisti di parlamentari dell’opposizione”.

La campagna acquisti di Berlusconi non ha precedenti e contribuisce ad affossare ulteriormente l’immagine del Paese in tutto il mondo. Era da prevedere: oramai lotta per la sopravvivenza! anche perchè perdere il potere potrebbe far scatenare per Silvio Berlusconi una deriva di stampo craxiano… ricordate le monetine davanti all’Hotel Raphael?

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London calling

anche Londra brucia per la scuola e in Italia la protesta continua. Le immagini parlano da sole (il fotoreportage da Londra lo trovate qui)

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Lula da l’esempio

Inacio Lula, il Presidente del Brasile, ha dichiarato pubblicamente al sua solidarietà a Julian Assange attraverso il blog della Presidenza della Repubblica (straordinario esempio è anche il fatto che esista un blog di un’istituzione così alta…). Il testo è ovviamente in portoghese, ma ne riporto uno stralcio tradotto:

Il presidente Lula ha dichiarato oggi la sua solidarietá al fondatore di Wikileaks, Julian Assange, arrestato questa settimana […] ed ha criticato la stampa brasiliana per non aver difeso l’attivista australiano e la libertá d’espressione. “Il ragazzo [Assange, ndt] è stato arrestato eppure non vedo nessuna protesta contro la restrizione della libertá di parola” ha detto Lula, prima di esprimere la sua protesta in questi termini:

“Ehi, Stuckert [Ricardo Stuckert, fotografo ufficiale della Presidenza], allora fai cosí, la prima protesta contro la restrizione alla libera espressione, allora, mettila sul blog della Presidenza a nome mio, perché il ragazzo [sempre Assange, ndt] sta solo divulgando cose che ha letto. E se l’ha letto è perché qualcuno l’ha scritto, e allora il colpevole non è chi l’ha divulgato, ma chi l’ha scritto. Quindi, invece di accusare che divulga, accusate chi ha scritto quelle fesserie, perché se non le avessero scritte non avremmo nessuno scandalo. Quindi, a Wikileaks va la mia solidarietá per la divulgazione dei testi e la mia protesta contro la restrizione alla libertá d’espressione.”

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La diplomazia stando a Wikileaks

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